Per iniziare la breve storia della Sezione La Marmora partiamo dal Giugno 1886 (50° anniversario della fondazione del Corpo), quando si ebbe la nascita del Comizio Veterani Bersaglieri.
Il 19 Maggio 1887 un altro gruppo di bersaglieri fondò la Società di Mutuo Soccorso Ex Bersaglieri.
Queste due associazioni si fusero il 1 Gennaio 1890 in una sola, dando vita all'Associazione Generale Ex Bersaglieri, nome che poi, il 1 Gennaio 1906, mutò in Associazione di Mutuo Soccorso fra Ex Bersaglieri, assumendo infine, col 1 Gennaio 1911, la dizione di Associazione di Mutuo Soccorso fra Bersaglieri di Torino.
Nel Febbraio dello stesso anno venne approvato lo Statuto Sociale.
Gli anni tra il 1915 e il 1918, a causa della Grande Guerra, furono difficili per l'Associazione che riuscì a mantenersi in vita grazie alla buona volontà ed allo spirito bersaglieresco di quei pochi soci rimasti a casa.
Nel Novembre del 1921 si costituì in Roma la Federazione fra le Associazioni Bersaglieri d'Italia dando vita allo Statuto della Federazione.
Nel Giugno 1924 a Bologna, in occasione del Congresso, la Federazione Nazionale deliberò la trasformazione in Associazione Nazionale Bersaglieri. La nostra sezione prese dunque il nome di Associazione Nazionale Bersaglieri - Sezione Alessandro La Marmora - Torino.
Nel 1925 nacque, in Via Romanini, il primo numero del Bollettino della Sezione di Torino dell'Associazione Nazionale Bersaglieri che portava mensilmente ai soci le varie notizie riguardanti la vita sociale e le manifestazioni in programma.
Nel 1927 la testata dell'Associazione Nazionale venne variata da Velite d'Italia in Il bersagliere - Velite d'Italia, organo ufficiale della Associazione Nazionale Bersaglieri. A detto giornale, mensile, dovevano essere abbonate tutte le Sezioni d'Italia mediante il pagamento di una quota annua di Lire 6 per ogni socio.
Nel 1929, in occasione del 2° Raduno Nazionale in Napoli, la sflilata era aperta dalla Sezione La Marmora di Torino: la più numerosa e la meglio organizzata, partiti da Torino con ben 3 treni speciali attrezzati da tradotta come al tempo di guerra.
Nel 1938 per disposizioni delle Autorità fasciste, le Sezioni dovettero assumere il nome di Compagnie e raggruppate in ogni Provincia in Battaglioni. La Sezione di Torino assunse così il nome di Compagnia Maresciallo Gaetano Giardino per ricordare il generale della 4° Armata durante la guerra 1915-1918.
In data 3 Ottobre 1947, con atto notarile, l'Associazione assunse legalmente la denominazione di Associazione Bersaglieri Alessandro La Marmora di Torino con sede in Piazza della Repubblica 6.
Nel Settembre del 1948 si decise di dare vita ad un giornale - notiziario della Associazione Bersaglieri di Torino, intestato Il Bersagliere.
È bene ricordare che Il Bersagliere fu il primo, come anzianità, fra i giornali pubblicati dalle Sezioni di bersaglieri ed anche dello stesso giornale dell'Associazione Nazionale Bersaglieri Fiamma Cremisi che uscì a Roma col primo numero solo nel 1952. La quota sociale, compreso il giornale, era di Lire 300.
Nel 1952 si svolse in Torino la celebrazione del 116° anniversario della fondazione del corpo. Dopo la sfilata per le vie di Torino i bersaglieri si radunarono in Via Asti per l'inaugurazione del Sacrario dei Caduti del 4° Reggimento Bersaglieri. Il Sindaco di Trieste ha voluto donare la Campana di San Giusto da apporre nel Sacrario stesso.
Nel 1954 si decise di aderire allo Statuto dell'Associazione Nazionale Bersaglieri.
Nel 1959 la Sezione organizzò una manifestazione di 3 giorni alla Caserma Ceppi per dare l'ultimo saluto. Così al tramonto della domenica 22 marzo 1959, mentre la fanfara suonava il silenzio, il tricolore veniva ammainato i bersaglieri uscivano per l'ultima volta dalla Caserma Ceppi fra applausi e occhi lucidi.
Torino era priva di bersaglieri in armi, ma dopo che la Presidenza della La Marmora si operò per far sì che i bersaglieri in armi ritornassero, la Sezione partecipò numerosissima al gradito ritorno (dopo 26 anni di assenza) dei bersaglieri in armi partecipando ai festeggiamenti e alla sfilata in Via Roma il 30 Novembre 1969. Ritornò quindi a Torino il 6° battaglione Bersaglieri.
Nel 1973 la La Marmora dava vita ad una manifestazione bersaglieresca e sportiva del tutto particolare la Marcia 'd Papa Sandrin cioè una marcia a squadre di 12 Km da Torino a Stupinigi. Tale marcia si ripeté per parecchi anni.
La La Marmora fu presente ai primi di ottobre del 1975 allo scioglimento del 22° Reggimento Corazzato, ma i bersaglieri rimasero a Torino attraverso il 6° Battaglione, inquadrato nella Brigata Goito, che avrebbe avuto la bandiera di guerra del 6° Reggimento, la cui consegna al battaglione avvenne il 21 ottobre 1975.
Il 1978 è stato caratterizzato da una iniziativa particolare: una gita a Monaco di Baviera, programma già varato in precedenza ma per varie ragioni sempre rimandato, con al seguito la fanfara. È stato un successo senza precedenti.
Negli anni a seguire la La Marmora, con la pattuglia marciatori, come sempre partecipò a tutti i Raduni Nazionali, Interregionali, Regionali e Provinciali.
A Torino nel 1986 si svolse il 150° anniversario della fondazione del corpo con un grandioso Raduno Nazionale, in tale occasione essendo la La Marmora la primogenita festeggiò i 100 anni di vita associativa.
Purtroppo a causa dei ridimensionamenti voluti dal Ministero della Difesa, la La Marmora presenziò con il labaro, il 5 Dicembre 1989, in una giornata uggiosa, allo scioglimento del 6° Battaglione Bersaglieri Palestro la cui Bandiera di Guerra è ora nel Sacrario a Roma.
Da allora non ci sono più i bersaglieri in armi a Torino e Provincia. D'altro canto tutti i Battaglioni sono stati rimossi dal Nord Ovest!
La testata de Il Bersagliere, unico periodico bersaglieresco della Regione Piemonte, continua ad essere pubblicato.
Di seguito l'elenco dell'ubicazione della Sezione nel tempo:
Dal 1886 al 1911 la Sezione La Marmora era in Via Vanchiglia 18.
Nel 1913 essa era in via Cavour 9, per poi tornare per alcuni mesi del 1915 in Via Vanchiglia 18.
Nel 1916 la sede era in via Carlo Alberto 19.
Nel 1918 la sede era in Via Ospedale 16 (oggi via Giolitti) con affitto annuo di Lire 700.
Nel 1922 la sede era in Via Mercanti 9.
Nel 1923 la sede era in Via Romanini 27 (zona collinare): fu la migliore che l'Associazione abbia mai avuto. Dotata di sala da ballo con buffet e da attiguo cortile contornato da piante e vasi di fiori.
Nel 1928 la sede era in Via Rossini 21 angolo Corso Regina Margherita.
Nel 1930 la sede era in Via Del Carmine 13, costituita da due modeste camere al primo piano concesse in affitto dal Comune di Torino.
Nel 1935 la sede era in Via Principe Amedeo 20, costituita da locali affittati dall'UNVER al costo di Lire 7.000 annue.
Nel 1942 la sede, concessa dal Comune, era in Piazza Emanuele Filiberto (ora Piazza Della Repubblica).
Nel 1946 la sede era in Via Bogino 1 presso l'associazione Orafi, perché la sede vera era in ristrutturazione.
Nel 1947 la sede era in Piazza Della Repubblica 6.
Nel 1956 la sede era in Via Sagliano Micca 1, al secondo piano di un edificio signorile e d'epoca.
Nel 1971 la sede era in Via Saluzzo 23, al secondo piano nei locali affittati da un bersagliere.
Nel 1975 la sede era in Via Verdi 5 (ora Piazzetta Accademia Militare 3) nei locali demaniali concessi dalla Autorità Militare.
Dal 2001 al 2010 la sede era in Corso Belgio 14 A bis, nei locali precedentemente utilizzati dall'Opificio Militare.
Dal 2010 la sede è in Corso Regina Margherita 16.
[Bibliografia: La Sezione LA MARMORA dalle origini ai giorni nostri: 1886-1986, edizioni EDA Torino.]